Categoria: Divinazione

Pendolo divinatorio Ingrosso esoterico

Il Pendolo Divinatorio: Una Guida Completa alla sua Divinazione

La divinazione è una pratica antica che ha attraversato secoli di storia umana, aiutando le persone a cercare risposte alle loro domande più profonde. Una delle tecniche più affascinanti e misteriose utilizzate in questo contesto è il pendolo divinatorio. In questo articolo, esploreremo cosa sia un pendolo per la divinazione, come utilizzarlo e faremo un breve viaggio nella sua storia ricca di tradizioni e simbolismo.

Una Breve Storia del Pendolo Divinatorio

Il pendolo divinatorioè è per la divinazione ha una storia intrigante che affonda le radici nell’antichità. Mentre le sue origini esatte sono oscure, si ritiene che sia stato utilizzato da diverse culture in tutto il mondo.

  • Antico Egitto: Alcuni ritrovamenti archeologici suggeriscono che gli antichi egizi potrebbero aver utilizzato pendoli per scopi divinatori. In questa cultura, il pendolo poteva essere realizzato in lapislazzuli, una pietra associata all’illuminazione e alla conoscenza.
  • Medioevo: Durante il periodo medievale, il pendolo era associato alla magia e alla divinazione. Veniva utilizzato in varie pratiche esoteriche, tra cui l’arte della radiestesia, che coinvolgeva l’uso del pendolo per cercare acqua, minerali o oggetti nascosti.
  • XIX secolo: Nel XIX secolo, il pendolo divinatorio divenne particolarmente popolare in Europa. In questo periodo, le persone iniziarono a utilizzare il pendolo per rispondere a domande personali e per cercare consigli spirituali.
  • Oggi: Oggi, il pendolo per la divinazione è ancora utilizzato da molte persone in tutto il mondo. È stato oggetto di studio da parte di scienziati e ricercatori, anche se rimane una pratica principalmente basata sulla fede e sulla spiritualità.
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Cosa è un Pendolo per la Divinazione?

Un pendolo per la divinazione è uno strumento costituito da un peso appeso a un filo o a una catena. Il peso può essere realizzato in vari materiali come pietre, cristalli, legno o metallo. Il filo o la catena può variare in lunghezza, ma di solito è di circa 15-30 centimetri. Il pendolo è utilizzato come strumento per ottenere risposte a domande o per cercare orientamento in questioni personali.

La teoria alla base dell’uso del pendolo per la divinazione si basa sull’idea che l’energia delle domande poste dalla persona che lo tiene influisca sui movimenti del pendolo. I movimenti del pendolo sono quindi interpretati come risposte alle domande. Il pendolo può oscillare in avanti e indietro, da sinistra a destra o in cerchio, a seconda delle risposte che si cercano.

Come Si Usa un Pendolo divinatorio?

L’uso del pendolo per la divinazione richiede pratica, concentrazione e una mente aperta. Ecco i passi generali per utilizzare un pendolo per la divinazione:

  1. Preparazione: Trovate un luogo tranquillo dove potete sedervi comodamente e concentrarvi. Assicuratevi che il pendolo sia pulito e privo di energie residue da usi precedenti.
  2. Stabilite un Protocollo: Prima di iniziare, stabilite un protocollo chiaro. Ad esempio, potete decidere che un movimento circolare del pendolo significhi “sì”, un movimento avanti e indietro significhi “no”, e un movimento da sinistra a destra significhi “non so” o “domanda inappropriata”. Questo protocollo può variare da persona a persona.
  3. Stabilite l’Intenzione: Concentratevi sulla domanda o sul problema per cui desiderate risposte. Visualizzate chiaramente la domanda nella vostra mente.
  4. Iniziate la Divinazione: Tenete il pendolo in modo che il peso sia sospeso liberamente sopra il palmo della mano non dominante. Iniziate a fare domande chiuse che richiedono risposte “sì” o “no”.
  5. Osservate i Movimenti del Pendolo: Il pendolo inizierà a muoversi in risposta alle vostre domande. Osservate attentamente i movimenti e registrate le risposte. Potrebbe essere necessario un po’ di tempo per ottenere una risposta chiara, quindi abbiate pazienza.
  6. Concludete la Sessione: Quando avete ottenuto le risposte che cercavate o siete pronti a concludere la sessione, ringraziate il pendolo per le risposte ricevute e riponete con cura lo strumento.

Il pendolo per la divinazione è uno strumento intrigante che ha una lunga storia di utilizzo nella ricerca di risposte e orientamento. Sebbene la sua efficacia sia oggetto di dibattito, molti credono che il pendolo possa offrire una connessione spirituale e una guida nella ricerca della verità interiore. Chiunque desideri utilizzare un pendolo per la divinazione dovrebbe farlo con rispetto, concentrazione e un cuore aperto verso le possibilità che offre.

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Introduzione alle Rune: L’Antica Arte Divinatoria dei Nostri Antenati

Le rune sono uno dei sistemi di divinazione più antichi e affascinanti del mondo, risalenti a migliaia di anni fa. Queste antiche lettere o simboli incisi su pietre, legno o metallo, erano originariamente utilizzate dalle tribù germaniche e scandinave per scopi diversi, dalla scrittura alla magia e alla divinazione.

Origini delle Rune

Le rune hanno radici profonde nella storia e nella cultura dei popoli nordici e germanici, in particolare tra i Vichinghi. La parola “rune” deriva dal termine norreno “rún,” che significa “segreto” o “mistero”. Si credeva che queste scritte sacre detenessero un potere mistico e una saggezza ancestrale.

Le rune erano spesso usate per scrivere iscrizioni su pietre e monumenti runici, così come per scrivere poemi e saghe epiche che narravano le gesta degli eroi nordici. Ogni runa aveva un nome e un significato associato, il che le rendeva molto più che semplici lettere: erano simboli carichi di potere.

Le Rune come Strumento Divinatorio

Sebbene le rune fossero inizialmente utilizzate come sistema di scrittura, con il tempo divennero un importante mezzo di divinazione. Questo metodo di lettura delle rune è noto come “tiraggio delle rune”. Durante la divinazione, un praticante mescola le rune e ne pesca alcune a caso, quindi interpreta il significato di ciascuna runa estratta in relazione alla domanda o alla situazione posta.

Il Futhark: L’Alfabeto delle Rune

L’alfabeto delle rune, noto come “Futhark”, è il sistema base delle rune utilizzato nelle pratiche runiche. Esistono diverse versioni del Futhark, ma il più comune è il “Futhark Antico” o “Futhark Futhorc,” composto da 24 rune. Ogni runa ha un nome e rappresenta un suono o una qualità specifica.

Ad esempio, la runa “Fehu” rappresenta la ricchezza materiale e la prosperità, mentre “Gebo” simboleggia il dono e l’equilibrio. Ogni runa ha una serie di significati, alcuni legati al loro significato letterale e altri associati a concetti più ampi e simbolici.

L’Uso Moderno delle Rune

Oggi, le rune sono ancora ampiamente utilizzate come strumento di divinazione, ma sono anche oggetto di interesse per coloro che desiderano connettersi con le antiche tradizioni nordiche e la loro spiritualità. Molti praticanti moderni delle rune studiano il significato e l’interpretazione di ciascuna runa, cercando di applicare questa conoscenza nelle loro vite quotidiane.

Le rune sono una parte importante della storia e della cultura dei popoli nordici e germanici, e rappresentano un patrimonio di saggezza e mistero. Sia che tu sia interessato alla divinazione o alla connessione con le tue radici culturali, l’apprendimento delle rune può essere un viaggio affascinante. Nelle prossime sezioni, esploreremo in dettaglio ciascuna delle rune e le loro interpretazioni, permettendoti di immergerti ancora di più nel mondo delle rune e della divinazione runica.

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I Ching – Tra oriente ed occidente

Nessuno conosce con certezza in che modo arrivarono a fondersi l’oracolo millenario dell’I Ching con la filosofia esistenziale del Feng-shui e con la cartomanzia (un sistema di premonizione dalle caratteristiche occidentali) per creare questa versione dell’I Ching sotto forma di mazzo di carte. Certo sono state formulate diverse ipotesi. Una di queste afferma che l’imperatore Fo-Hi, una figura leggendaria che sembra avere avuto parte all’invenzione dell’I Ching come oracolo, sia anche l’inventore del Feng-shui, una tecnica che cerca di armonizzare le energie degli oggetti e delle creature viventi che ci circondano al fine di creare un ambiente positivo e piacevole nel luogo in cui dobbiamo abitare, lavorare e riposare. Secondo il. Feng-shui, i luoghi dove la gente vive si I dividono in spazi virtuali chiamati “bagua”. Queste ultime sono zone di energia che devono essere colme di influssi positivi per far si che influiscano favorevolmente nella vita degli uomini. A tal fine, in queste II zone vengono collocati diversi oggetti (specchi, mobili, monete, campanelli…) sui quali e influiscano favorevolmente nella vita degli uomini. A tal fine, in queste zone vengono collocati diversi oggetti (specchi, mobili, monete, campanelli…) sui quali
sono dipinti 1 trigrammi di base che compongono i 64 esagrammi dell’I Ching. Questo viene considerato il metodo migliore per equilibrare le I energie yin e yang e creare così un ottimo stato di energia positiva.

Secondo quanto viene tramandato, il primo e sconosciuto “disegnatore” di questo mazzo oracolare dell’Ching partì dall’idea che ogni carta equivalesse a una bagua; in questo caso la bagua non si riferisce a un luogo fisico ma fa parte della persona. Assegnando a ogni carta un esagramma completo, si pone questa parte dell’individuo sotto la protezione del suddetto esagramma. Questo concetto permette il più semplice consulto: estrarre una sola ■ carta e ottenere, secondo l’esagramma e a seconda che la carta esca diritta o capovolta (nell’I Ching si dice ^essere in “posizione negativa”), una risposta positiva o negativa a una domanda concreta. Tutto questo coincide in definitiva con l’essenza primordiale dell’I Ching classico, ma con un metodo che risultava molto più semplificato.

Occorre ricordare che nell’oracolo tradizionale per ottenere esagramma bisogna effettuare sei tiri con tre monete uguali, annotare i risultati, riconoscere i trigrammi e cercare nella guida dell’I Ching il giusto esagramma da consultare. Nonostante le premesse iniziali, grazie alla popolarità che la cartomanzia dal XV secolo aveva raggiunto nell’Occidente come metodo di preveggenza, la generalizzazione dei suoi metodi caratteristici finì per prevalere sugli altri sistemi e venne creato uno strumento destinato a formulare all’oracolo domande più complesse. In questo modo si stabilirono i significati divinatori di ogni carta-esagramma con la base dell’I Ching classico, ma semplificati per avvicinare la sua lettura alla mentalità occidentale. I lanci divennero più sofisticati dato che permettevano l’interpretazione dell’esagramma non solo nel suo significato, ma anche in relazione uno con l’altro, rendendo più simile la lettura oracolare di queste carte con i modelli della cartomanzia europea.

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Dettaglio sul mazzo dei Ching