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pietra runica di Gripsholm

Nuove sculture pagane!

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Nuove sculture pagane arrivate sul sito, non sono bellissime?
Ma cosa sono queste sculture?
Cominciamo dal martello di Thor “Mjöllnir”

L’Edda di Snorri descrive le qualità del Mjölnir dicendo che, possedendolo, il dio Thor: «sarebbe stato in grado di colpire quanto fermamente volesse, qualsiasi fosse il suo bersaglio, e il martello non avrebbe mai fallito, e se lanciato a qualcosa, non l’avrebbe mai mancato e non sarebbe mai volato tanto lontano dalla sua mano da non poter tornare indietro, e, quando lo avesse voluto, esso sarebbe diventato tanto piccolo da poter essere custodito sotto la tunica».

Il suo significato simbolico, teologico o teorico-sapienziale, è comparabile a quello del Vajra vedico (il “fulmine” o “diamante”, arma di Indra), e simboli simili, tra cui la svastica, come testimoniato dal fatto che in Scandinavia e Inghilterra venisse rappresentato anche come croce uncinata. Dunque esso rappresenta la struttura fondamentale della realtà nella sua scaturigine dal principio divino originante, un significato che è anche quello dell’Yggdrasill o dell’Irminsul, albero del cosmo.

Come Thor, anche il Mjöllnir gode oggi di popolarità grazie alla sua frequente presenza nei mezzi di comunicazione di massa (fumetti, videogiochi, ecc.), a dispetto dei suoi significati originari che ne risultano ignorati e il simbolo stesso volgarizzato.

Un’altra scultura invece che abbiamo aggiunto da qualche giorno sul nostro shop è il Pietra Runica di Gripsholm “Sö 179”

img_6836[1]La pietra runica di Gripsholm è una delle pietre runiche di Serkland ed è in stile Fp. Si trova accanto al castello di Gripsholm assieme ad un’altra pietra dell’XI secolo, ma la loro posizione originale è sconosciuta.

La pietra fu scoperta attorno al 1820 da Wallin, il guardiano del castello, e formava la soglia della cantina della torre orientale, la cosiddetta “torre del teatro”. Si trovava sotto i lati della porta, ed era coperta di catrame, il che suggerisce che avesse fatto parte di un’altra costruzione prima di venire utilizzata per il castello. Ci sarebbero voluti altri 100 anni prima di recuperarla e leggerla nella sua interezza.

L’iscrizione dice che venne eretta in memoria di Haraldr, fratello di Ingvar, che si crede essere morto nella regione del Mar Caspio. Una cosa discussa è il perché srebbe stata eretta solo per Haraldr e non anche per Ingvar, e l’opinione più accreditata è che Tóla sarebbe la madre solo di Harald, mentre i due erano fratellastri. È anche possibile che in origine le pietre fossero due, una delle quali in memoria di Ingvar, ma che questa seconda sia scomparsa. Una terza possibilità p che “fratello” si riferisca a “fratello d’armi”, fratello di sangue, o altre cose simili, dato che è l’uso che se ne fa su una delle pietre runiche di Hällestad in Scania.

Una teoria ipotizzata da Braun lega questa pietra alle pietre U 513, U 540 e Sö 279, e che Ingvar il Viaggiatore sia figlio del re svedese Emund di Svezia.

La seconda metà dell’iscrizione è in metro allitterativo di forma fornyrðislag. La frase nutrire un’aquila è un kenning che significa “uccidere i nemici”.

Traslitterazione latina:

× tula : lit : raisa : stain : þinsa| |at : sun : sin : haralt : bruþur : inkuars : þaiR furu : trikila : fiari : at : kuli : auk : a:ustarla| |ar:ni : kafu : tuu : sunar:la : a sirk:lan:ti
Trascrizione norrena:

Tola let ræisa stæin þennsa at sun sinn Harald, broður Ingvars. ÞæiR foru drængila fiarri at gulli ok austarla ærni gafu, dou sunnarla a Særklandi.
Traduzione:

“Tóla fece erigere questa pietra in memoria del figlio Haraldr, fratello di Ingvarr. Essi viaggiarono valorosamente lontano per oro, ed a est diedero (cibo) alle aquile. (Essi) morirono a sud di Serkland”. Fonte wikipedia

La scultura in oggetto la trovate qui.

Spero vi piacciano 🙂